Sono arrivate molte segnalazioni in merito al collegamento molto discutibile della Torino-Ceres con il passante ferroviario sembra con un costo di 180 milioni di euro, mentre invece ne basterbbero molti di meno se fatta con razionalità, come al solito i responsabili degli enti locali coinvolti “piangono” sempre miseria ma di far vedere come spendono i soldi dei cittadini contribuenti apriti cielo non se ne parla proprio, anzi vedi la polemica “feroce” tra il presidente dell’Anci Fassino ( che magra figura !!!! ) e la risposta veritiera e pepata del Procuratore della Corte dei Conti Sfregola ( leggi http://www.lospiffero.com/sottoscala/fassino-senza-controlli-che-delusione-13142.html)

Quando si tratta di fare opere inutili e faranoiche allora lì sono tutti d’accordo senza distinzioni di colore, comunque abbiamo raccolte le vostre domande e abbiamo chiesto una risposta scritta ai vostri quesiti, proponendo anche una conferenza pubblica; avranno il coraggio oltre che rispondere di accettare?

Ecco il contenuto integrale della lettera :

Al Presidente della Regione Piemonte
All’Assessore ai Trasporti della Regione Piemonte
Al Presidente della Provincia di Torino
Al Sindaco della Città di Torino
All’Assessore alle Infrastrutture comune di Torino e Presidente dell’Agenzia della Mobilità Metropolitana
Al Difensore Civico della Regione Piemonte

Caselle Torinese, 7 ottobre 2013

Oggetto : Torino-Ceres

Su sollecitazione e segnalazioni dei cittadini contribuenti in merito al completamento del passante ferroviario con il collegamento ferroviario con la Torino- Ceres, ci facciamo interpreti degli interrogativi, visto soprattutto le notevoli perplessità in merito, sull’utilizzo del denaro pubblico soprattutto nel momento in cui mancano risorse per garantire il Trasporto Pubblico Locale e si “piange” sulla cancellazione di linee storiche essenziali e sulle scelte decise a quanto pare unilateralmente fino ad oggi e di cui gradiremo delle risposte esaurienti.
Si chiede anche la possibilità di indire una conferenza pubblica specifica su questo tema presso il nostro territorio che tanto preoccupa gli utenti visto anche i disagi che si dovranno sopportare e gli alti costi ( 180 milioni di euro e quattro anni di lavori , tutte da verificare ) del completamento della struttura.

Ecco le domande poste :

1) La cancellazione della Stazione Dora, la sua trasformazione in “fermata” sotterranea, e la realizzazione della nuova Stazione Rebaudengo sono figlie del Protocollo d’Intesa siglato il 15 ottobre 2002 tra il neosindaco Chiamparino, il Sottosegretario Martinat, Moretti per RFI, l’Assessore Casoni per la Regione. Con tale Protocollo si è riscritto un bel pezzo di Piano Regolatore della Città, che comprende anche le aree tra Porta Nuova e Lingotto, il sottoattraversamento della Dora, la cancellazione della connessione tra Torino-Ceres e Passante a Dora, nuovi lavori da piazza Statuto a corso Grosseto, e nuove opere per circa 442 milioni di Euro, con gravi ritardi per l’apertura del Passante. Su tali aggravi di spesa nel mese di maggio del 2012 la Corte dei Conti ha pure aperto un’indagine specifica. Perché tale Protocollo non è mai stato ratificato dal Consiglio Comunale?
2) Quali costi indotti per il Comune di Torino ha comportato l’interramento del Passante sotto la Dora e perché si è scoperto solo in tempi molto più recenti che mancano risorse per le sistemazioni superficiali del Passante da Porta Susa a corso Grosseto?
3) Perché la realizzazione del nuovo tracciato della Torino-Ceres è stato inserito nel 2006 (e ratificato con accordi Regione-Governo del 2009) tra le opere complementari e collegate alla nuova linea A.V. Torino-Lione e quale nesso logico e infrastrutturale vi è tra questi interventi? Era forse la vera priorità per rendere funzionale il nodo ferroviario di Torino mentre ancora oggi non sono neppure state attrezzate le stazioni del Passante Ferroviario? E’ un’opera davvero strategica per la Mobilità Metropolitana?
4) Perché dopo aver analizzato (studi di GTT e del Politecnico) nel 2007 quattro diverse ipotesi per il collegamento della Torino-Ceres col Servizio Ferroviario Metropolitano è poi stata scelta la proposta dell’interramento sotto corso Grosseto senza un esame comparato costi/benefici? Perché il Consiglio Comunale non ha mai ratificato tale scelta?
5) Perché contrariamente a tutti gli impegni assunti dai vari Enti, tra cui la Giunta Comunale di Torino, non è stata realizzata la “fermata Dora” sotterranea, e non si è proceduto a collegare il capolinea GTT della Torino-Ceres a Dora con il Servizio Ferroviario Metropolitano con un semplice ascensore, come proposto tra gli altri dalla stessa Provincia di Torino, superando la differenza di quota esistente (circa 18 metri)?
6)Perché la nuova Stazione Rebaudengo, malgrado gli impegni assunti dalla Giunta di fronte al Consiglio Comunale nell’ottobre 2006, non è mai stata oggetto di un atto deliberativo che ne sancisse la compatibilità urbanistica?
7)Perché il Progetto Preliminare del nuovo tracciato della Torino-Ceres sotto corso Grosseto, malgrado le osservazioni delle Associazioni Ambientaliste presentate nel giugno 2008, è stato escluso dalla Valutazione di Impatto Ambientale? Le ricadute di tale intervento in campo ambientale, viabilistico, cantieristico (uno scavo in trincea a cielo aperto di 3 km) non avrebbero comportato l’assoggettamento obbligatorio alla V.I.A.?
8) E’ stato veramente chiarito quali saranno gli importi delle sistemazioni superficiali di corso Grosseto e della sua riqualificazione definitiva a fine lavori e a carico di chi saranno? Si apriranno in futuro nuovi contenziosi tra Comune e Regione?
9)Che fine farà il tracciato interrato della Torino-Ceres sotto via Stradella da Madonna di Campagna a Dora, costosamente realizzato per i Mondiali di Calcio del Novanta? Sarà anch’esso “mandato al macero” come lo Stadio delle Alpi? Non è questo uno spreco del pubblico denaro?
10) Considerato che passeranno 4-5 anni prima di vedere il termine dei lavori, come si provvederà a garantire un buon collegamento col Servizio Ferroviario Metropolitano per gli utenti (sempre più infelici) della attuale Torino-Ceres e il raccordo di Torino con Caselle?

Rimaniamo in attesa di un Suo riscontro scritto nei tempi ( 30 gg) e modalità della legge 241/90 smi.
In caso di inottemperanza ci riserviamo ogni diritto e azione nell’interesse della collettività.

Cordialmente.

Il Presidente
Giuseppe Contestabile

Ecco la risposta della Provincia di Torino:

Spett.le Associazione
Vivi Caselle
alla cortese attenzione del Presidente
Sig. Giuseppe Contestabile

Oggetto: nota del 7 ottobre relativa alla ferrovia Torino-Ceres.

In relazione alla nota di cui all’oggetto ed alle questioni in essa contenute, si segnala che la Provincia di Torino non ha elementi conoscitivi da esporre nel merito, in quanto l’opera rientra in un ambito (quello ferroviario) di esclusiva competenza regionale (rispetto all’ambito trasportistico) e Comunale (rispetto alle scelte legate alla convenzione in essere con le ferrovie per i lavori relativi alla realizzazione dl passante).
Questo Ente ha espresso più volte in passato perplessità sulla soluzione individuata, che i soggetti attuatori hanno peraltro ritenuto, legittimamente, di non condividere nell’effettuare le scelte che oggi stanno per concretizzarsi con il prossimo avvio dei lavori.
Allo stesso modo non si hanno elementi per esprimersi sulle procedure scelte, in quanto rientrano nella potestà regolamentare dei singoli Enti.

Distinti saluti

TORINO, 08/11/2013
Il Dirigente del Servizio Trasporti
Ing. Giannicola Mareng

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